Antidoping

Squalifica postuma per la russa Tatyana Tomashova, positiva nel 2012: perde l'argento olimpico in una gara tra le "più dopate" di sempre

Foto di Colombo/Fidal

Il Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) ha emesso la sua decisione nel procedura tra World Athletics (WA) e la mezzofondista russa Tatyana Tomashova relativo ai nuovi test dei controlli antidoping fuori competizione a cui l'atleta si è sottoposta in data 21 giugno 2012 e 17 luglio 2012.


A seguito di controlli avvenuti con nuove tecnologie nel dicembre 2021 è stata accertata la presenza nei campioni di steroidi anabolizzanti, sostanze ovviamente vietate dall'Agenzia mondiale antidoping.


A Tomashova, a seguito della violazione delle norme antidoping, è stato comminato periodo di squalifica di dieci anni nonché la squalifica di tutti i risultati ottenuti dal 21 giugno 2012 al 3 gennaio 2015, con tutte le conseguenze che ne derivano, compresa la decadenza da eventuali titoli, premi, medaglie, punti e premi in denaro e apparizioni.


La russa, che tra il 2002 e il 2006 aveva vinto sui 1.500m due titoli mondiali, un titolo europeo e l'argento olimpico ad Atene, perde la seconda posizione della rassegna a 5 cerchi di Londra 2012. La Tomashova, classe 1975, all'età di 40 anni era stata 10ma ai Mondiali di Pechino 2015 prima del ritiro avvenuto l'anno seguente a Cheboksary.


Curiosità: nella finale olimpica di Londra erano già state squalificate le turche Asli Cakir Alptekin, inizialmente oro, e la connazionale Gamze Bulut, argento. Il podio, a distanza di oltre 12 anni, vede l'oro di Maryam Jusuf Jamal, terza sul traguardo, l'argento di Abeba Aregawi e il bronzo di Shanno Robury, originariamente quinta. Ma non è tutto squalifiche per doping anche per Nataliya Koreyvo e Ekaterina Kostetskaya; solo 7 su 13 finaliste rimangono negli annali.

04/09/2024