Athletic Elite Meeting

I primati italiani di Elisa Valensin e Paolo Bolognesi accendono l'11ma edizione dell'Athletic Elite Meeting: ecco come è andata

Foto di Organizzatori

Fragorosa conferma per l’Athletic Elite Meeting: l’edizione numero 11 dell’appuntamento atletico più “rivoluzionario” del panorama italiano, per la prima volta a Cernusco sul Naviglio (Milano), applaude due nuovi record italiani, portando a 21 i limiti nazionali superati nel corso della storia della manifestazione organizzata da Athletic Elite. Elisa Valensin, la 18enne milanese all’esordio con la maglia delle Fiamme Oro, riscrive la Migliore Prestazione Italiana Under 20 dei 300 metri piani con 37.17 vincendo nell’appuntamento allestito da Athletic Elite e supera il limite di 37.55 stabilito dieci anni fa da Ayomide Folorunso, il 25 aprile del 2015 a Rieti. Una distanza spuria ma comunque significativa per valutare i progressi dell’allieva di Fausto Frigerio, campionessa europea under 18 dei 200 metri nella scorsa estate con il record italiano Under 20 di 23.09 e primatista di categoria anche nei 400 in 52.23 raggiungendo la finale mondiale di Lima. Il tempo dell’azzurrina è anche nettamente inferiore alla recente MPI Promesse di 37.64 ottenuta da Clarissa Vianelli tre settimane fa a Busto Arsizio (Varese) e rappresenta la sesta prestazione italiana Assoluta di ogni tempo nella specialità.


A Cernusco, in un meeting organizzato in partnership con On, cade pure un primato italiano (il 21esimo nella storia del meeting) sui 300m ostacoli uominiJosé Bencosme (Gs Avis Barletta) vince in 35.53 sfiorando il personale ma l’exploit è dello junior Paolo Bolognesi (Edera Atl. Forlì) che con 36.32 realizza la Migliore Prestazione Italiana Under 20 per battere il 36.5 con cronometraggio manuale di Francesco Ricci datato 1992, oltre al 37.21 elettrico di Alessandro Sibilio nel 2018. Tra le donne significativo 40.04 per Alessia Seramondi (Fiamme Gialle): la bresciana vince con margine su Angelica Ghergo (CS Esercito), autrice di 41.14.


MEZZOFONDO Aprendo il capitolo mezzofondo, l’Athletic Elite Meeting “vola” sulle ali delle wavelights, le lepri luminose, impostate per proporre fino a quattro ritmi diversi in una singola serie. Molto attesa la sfida tutta under 23 sui 1000m maschili: il match si chiude con il successo di Giovanni Lazzaro (Aeronautica) in 2:19.76 davanti a Francesco Pernici (Fiamme Gialle), a 2:21.56 dopo aver tirato a lungo la gara: di valore il 2:22.81 di Amedeo Perazzo (Atl. Riccardi Milano 1946) per la terza piazza, eccellente il 2:24.14 dello junior Lorenzo Forni (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) quarto classificato.


La miglior prestazione tecnica di giornata (ai dieci migliori riscontri punteggi World Athletics alla mano era assegnato il montepremi da 3250 euro complessivi) arriva dai 3000m siepi donne e vale il PB a 9:38.18 all’etiope Kena Tufa, portacolori dell’On Athletic Club e impostasi sulla connazionale Meseret Yeshaneh a 9:47.29: la prima delle italiane è l’under 23 Elena Ribigini (ARCS CUS Perugia) in 10:46.23 davanti alle lombarde Roberta Vignati (Atl. Brescia 1950, 10:55.05) e Deborah Oberle (CUS Insubria Varese Como, 10:57.40). Spettacolo di marca etiope anche per i 3000m siepi maschili vinti da Berihun Moges sotto gli otto minuti e mezzo (8:29.51) sul connazionale Hirko Hayilu (8:36.65): in chiave italiana bravo Cesare Caiani (Atl. Brugnera Friulintagli), il più sagace a distribuire lo sforzo, terzo in 8:48.48, ma esultano anche Ayoub Taissir (Lagarina Crus Team) per la prima volta sotto i nove minuti (8:52.34) e lo junior lombardo Jacopo Risi (OSA Saronno) al PB a 9:00.79. Volatona tutta africana per i 5000m maschili: la prima serie è risolta dal ruandese Yves Nimubona (Atl. Casone Noceto) in 13:34.26 sul burundese Elie Sindayikengera (nome nuovo della Quercia Dao Conad) a 13:34.54 e sull’etiope junior Birhane Mengistu a 13:35.20, ma esulta Giuseppe Gravante (Calcestruzzi Corradini Excelsior) per la prima volta sotto i 14 minuti con 13:50.70 (personale migliorato di 25 secondi e quinto posto). Il Burundi vince i 5000m femminili con la fuga solitaria di Micheline Niyomahoro (Nissolino) in 16:11.11: Sakina El Adel (Lagarina Crus Team) distrugge il personale portandosi a 16:44.30, Laura Ribigini (Arcs CUS Perugia) è terza in 16:49.14 e arrivano pure i progressi di Luna Giovanetti (SA Valchiese) a 16:56.31 e dell’allieva Alessandra Falco (Caivano Runners) a 17:07.53, in una gara che, come le altre, conferma il consueto approccio di “community” dell’Athletic Elite Meeting, dando la possibilità a ragazzi di medio livello nazionale e regionale di competere con atleti di rango internazionale e di migliorarsi sfruttando l’eccezionale stimolo agonistico.


SPRINT Lo sprint ha un doppio sapore di rinascita. Nella finale dei 100m maschili, dopo il 10.54 (+0.3) della batteria, Filippo Cappelletti (OSA Saronno) sfreccia in 10.46 (vento non comunicato) per ottenere il secondo crono in carriera a 4/100 dal PB datato 2021 e battere Edoardo Luraschi (CUS Pro Patria Milano) autore di 10.51 ed Emanuele Trento (OSA Saronno) terzo con il personale a 10.52, con Andrea Bernardi (Atl. Riccardi Milano 1946) quarto in 10.62 dopo il 10.52 (-0.1) della batteria. Ludovica Galuppi (Bracco) torna sotto i 12 secondi dopo tre anni: 11.97 (+1.7) per superare in finale Gaia Fantoni (Nuova Atl. Varese), a 11.99 dopo il PB a 11.95 (-0.2) in batteria. Dopo quattro anni invece alleggerisce il PB di 8/100 Giorgia Marcomin nei 100m ostacoli: la portacolori dell’OSA Saronno stampa 13.67 (+0.3) per ottenere il miglior crono con quattro decimi sul 14.07 (+1.0) di Rebecca Gennari (Nuova Atl. Varese). Sui 300m piani maschili bella vittoria del bresciano Pietro Pivotto (Atl. Biotekna), autore di 33.10 (personale) dopo essere giunto secondo in 15.73 nel 150m vinto da Jim Folajin Fonseca (Cento Torri Pavia), firmatario di un convincente 15.66 (+0.5) per allungare rispetto alle distanze dello sprint puro e mettersi alle spalle pure il doppio 15.85 di Mattia Donola (CS Carabinieri) e Moussa Ndiaye (Atl. Pianura Bergamasca).


L’under 23 Daniel Okoluku (CBA Cinisello) domina i 110m ostacoli con 14.47 (+1.3). La Pro Sesto Atletica Cernusco, perfetta padrona di casa nel campo sportivo Scirea, coglie una doppia vittoria: con Francesca Premoli al PB a 2:54.55 sui 1000m femminili (superate nel finale la svizzera Sara Salvadè in 2:54.71 e Stefania Martinelli/Atl. Arcisate con 2:55.89) e con Matteo Manzoni nei 110m ostacoli maschili Juniores in 15.18 (-0.2). Jessy Osayamwen Ifa Uwadiae (Atl. Alessandria) vince i 150m femminili in 18.23 (+0.7).


MEMORIAL COCHETTI Le gare di giavellotto rappresentano la seconda edizione del Memorial Luigi Cochetti, a ricordare lo storico dirigente nonché tecnico dei lanci di San Donato: escono due concorsi di gran qualità. In campo femminile all’ultimo lancio Pascaline Adanhoegbe (CUS Pro Patria Milano), allieva di Cochetti, agguanta il successo del cuore e del ricordo con 52,86 per superare il 52,71 di Sara Zabarino (ACSI Italia) e il concorso viene nobilitato anche da due juniores oltre i 47 metri, Vittoria Rapetti (Atl. Alessandria) a 48,13 e Sofia Frigerio (Bracco) a 47,88. Michele Fina (CS Esercito), bronzo europeo Under 23 due anni fa, timbra uno squillante 71,26 di season best per vincere al maschile, con altri tre giavellottisti oltre i 60 metri: Matteo Masetti (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con un ottimo 68,82, Simone Bonfanti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) con 63,63 e Mattia Zoppi (Cremona Sportiva Atl. Arvedi) con 61,36. La campionessa italiana Assoluta del peso Sara Verteramo (Battaglio CUS Torino) sfiora il PB con 16,22, imitata dal vincitore della gara maschile Vincenzo D’Agostino (AVIS Barletta) con 18,68. Tutto questo poco prima della chiusura, come sempre all’insegna del claim “First: race, then: party”, con un dj set proseguito noncurante della pioggia fino a oltre le ore 22. 

05/05/2025