Antidoping

La Corte Arbitrale dello Sport (TAS) respinge il ricorso di Mohamed Katir contro World Athletics

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Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha respinto il ricorso presentato dal mezzofondista spagnolo Mohamed Katir contro la World Athletics (WA) a seguito di una violazione delle norme antidoping (ADRV). Anche un contro-ricorso della WA è stato respinto e il periodo di squalifica di quattro anni a carico di Katir, attualmente in corso di validità, rimane in vigore.


Questo il comunicato con la ricostruzione dei fatti:


Il 7 febbraio 2024, il signor Katir è stato informato dall'Unità per l'Integrità Atletica (AIU) di una violazione del Regolamento Antidoping WA (Regola 2.4) dopo aver commesso tre Mancanze di Reperibilità in un periodo di dodici mesi. Il signor Katir ha accettato un periodo di squalifica di due anni come conseguenza dell'ADRV. Il 18 marzo 2024, il signor Katir è stato inoltre informato dall'AIU di una presunta violazione del Regolamento Antidoping WA (Regola 2.5) per manomissione di documenti scritti presentati come prova. L'Atleta ha successivamente ammesso, durante un colloquio con l'AIU, di aver falsificato una Carta d'Imbarco per far sembrare che avesse viaggiato il giorno dell'Inadempienza di Reperibilità. 


Tuttavia, non ha accettato le ulteriori conseguenze dell'ADRV proposte dall'AIU. La questione è stata portata al Tribunale Disciplinare, che l'11 dicembre 2024 ha accertato che l'Atleta aveva commesso l'ADRV (Regola 2.5) e lo ha sanzionato con un periodo di squalifica di quattro anni a partire dal giorno della decisione. Tale periodo avrebbe dovuto essere concomitante con il periodo di due anni in corso in quel momento e non vi era stata alcuna squalifica per risultati antecedenti al 7 febbraio 2024.


Mohamid Katir ha presentato ricorso al TAS il 9 gennaio 2025, chiedendo l'annullamento della decisione del Tribunale Disciplinare e dichiarando che non era stata commessa alcuna ADRV. World Athletics ha presentato un controricorso

al TAS l'11 marzo 2025, chiedendo che il periodo di squalifica per l'Atleta fosse aumentato a cinque anni. I casi sono stati riuniti e le Parti hanno deciso di non tenere un'udienza.


Dopo aver esaminato le memorie scritte, il Collegio del TAS ha stabilito che l'Atleta aveva commesso una ADRV per manomissione intenzionale di documenti relativi al processo di controllo antidoping. Il Collegio ha inoltre riscontrato che non sussistevano circostanze aggravanti tali da giustificare un aumento del periodo di squalifica di quattro anni. Entrambi i ricorsi sono stati respinti e la decisione del Tribunale Disciplinare dell'11 dicembre 2024 è stata confermata.


19/09/2025