Elisa Molinarolo
Elisa Molinarolo alla festa della Nuova Atletica Roncade: "Body Shaming? non scegliete il silenzio"
Foto di Damiano Lorenzon
“Il silenzio non serve: parlatene con gli amici, i genitori, magari con l’allenatore. E, se necessario, denunciate come ho fatto io”. Elisa Molinarolo è stata la madrina della festa di fine anno della Nuova Atletica Roncade, andata in scena ieri - venerdì 6 dicembre - al centro parrocchiale “Enrico da Bolzano” di Biancade.
L’occasione per celebrare i successi di una stagione da incorniciare, ma anche per riflettere. Trent’anni, veronese d’adozione padovana, tesserata per le Fiamme Oro Padova, Elisa Molinarolo è una delle migliori astiste in circolazione: finalista nel 2023 ai Mondiali di Budapest (risultato mai raggiunto prima da un’azzurra nella specialità), si è confermata quest’anno giungendo sesta all’Olimpiade di Parigi.
“Ho iniziato con la ginnastica - ha raccontato ad un’attenta platea di atleti, in gran parte giovanissimi, e genitori -. Sono uscita di casa presto, per andare ad allenarmi a Padova. Non è stato facile. Nel 2008, a causa di un infortunio alla spalla, sono rimasta ferma per un po’. Il mio fisico è cresciuto e, al rientro, niente era come prima. Sono andata in crisi. Poi un giorno ho visto uno spot pubblicitario in cui la primatista mondiale di salto con l’asta Yelena Isinbayeva, anch’essa ex ginnasta, raccontava una storia che sembrava la mia. Ho deciso di provarci. Ho impiegato due anni per trovare il coraggio di dirlo alla mia famiglia. Ma sono stata fortunata perché a Padova ginnasti e saltatori con l’asta si allenano sotto lo stesso tetto (il palaindoor, ndr). Sognavo la maglia azzurra, ma nella ginnastica ero sempre la prima delle riserve. Nell’atletica, invece, sono arrivata in Nazionale nel giro di sei mesi. Nel 2017 ho vinto il primo titolo italiano assoluto. Sembrava un punto d’arrivo, invece era solo un punto di partenza. Nel 2020, con il rinvio dell’Olimpiade di Tokyo, mi sono messa in testa che quello dei Giochi era un traguardo possibile. Le Fiamme Oro mi hanno supportata al meglio. Al mio allenatore, Marco Chiarello, abbiamo affiancato un fisioterapista, un nutrizionista e uno psicologo. Sono entrata con l’ultimo posto disponibile, ma ce l’ho fatta. Quest’anno, la seconda Olimpiade: 4.70 al primo tentativo e un sesto posto a cui ancora quasi non credo”.
Dopo Parigi, tra applausi e festeggiamenti, spunta una frase che la ferisce. Un insulto becero e privato che Elisa, indignata, sceglie di rendere pubblico. Denunciando. A Biancade l’ha ribadito: “Se mai doveste trovarvi nella mia situazione, fate lo stesso. Non scegliete il silenzio: parlatene. E se invece dovesse venirvi l’idea di fare una battuta sul fisico di qualcuno, non fatelo: non sapete mai chi avete di fronte, quali battaglie sta combattendo”.
Dopo una stagione da incorniciare, per la Nuova Atletica Roncade – quasi 250 tesserati, in gran parte under 16, anche grazie al sostegno di due sponsor importanti come Forel S.p.A. e Banca Prealpi SanBiagio - è stata pure la serata del rinnovo delle cariche societarie.
Sergio Baldo, al vertice del club da un quadriennio dopo aver raccolto il testimone da Bruno Guseo, è stato confermato alla presidenza. Confermato anche l’intero direttivo, composto da Fedra De Vidi, Mara Panizzo, Adriana Franco, Luca Pretotto, Alessandro Pistorello e Valerio Mazzuia.
“Grazie a un impegno costante e a una visione condivisa, abbiamo raggiunto traguardi significativi che hanno consolidato e rafforzato la società, migliorandone l’organizzazione e l’impatto sul territorio”, ha commentato Baldo. Che ha poi sintetizzato gli obiettivi del prossimo futuro: “Rafforzare le infrastrutture, organizzare eventi e promuovere progetti educativi per le nuove generazioni, consolidando il legame tra lo sport e il nostro territorio”.
Tra gli intervenuti, il sindaco di Roncade, Marco Donadel, accompagnato dalla Giunta comunale, e il presidente della Fidal provinciale Dino Brunello. Tantissime le premiazioni, sia individuali che di gruppo, a testimonianza di una realtà societaria particolarmente vivace, con una menzione speciale per l’under 14 Giulia Pretotto, promessa della marcia.