Cinque Mulini
Nadia Battocletti è terza nell'edizione 2024 della Cinque Mulini vinta dalla giovanissima etiope Yenenesh Shimket: ecco come è andata
Foto di Beppe Fierro/Organizzatori
A fronte di una gara coraggiosa e corsa sempre nelle posizioni di testa, Nadia Battocletti, argento olimpico sui 10.000 a Parigi 2024, non è riuscita a iscrivere il proprio nome fra le vincitrici della prova femminile. L’ultima italiana a salire sul più alto gradino del podio, resta così Nadia Dandolo che ci riuscì nel lontano 1990.
La trentina, partita con buone possibilità di vittoria si è dovuta arrendere alla giovanissima (17 anni) etiope Yenenesh Shimket, già seconda ai Campionati africani di cross nel febbraio di quest’anno ed alla keniana Jebet Sheila, altra giovanissima atleta africana (19 anni), seconda sabato scorso al WA Cross Gold di Cardiff in Galles. Che le ragazze africane puntassero al podio è apparso subito chiaro sin dalle prime battute. Quando la Battocletti ha provato ad allungare, nei primi dei sei chilometri, un nucleo di concorrenti, fra cui anche Ludovica Cavalli, poi settima e specialista dei 1.500, non hanno esitato a seguirla. Quando, alla fine, la fatica ha iniziato a farsi sentire, le due giovani africane hanno preso decisamente il comando, aumentando sempre più il distacco. Alla fine ha prevalso l’etiope Shimket, per tredici secondi, davanti alla Jebet ed alla Battocletti che in un disperato sprint finale ha cercato di arrivare almeno seconda. Un solo secondo, infatti ha diviso le due.
“Come è noto la mia preparazione procede a tappe – ha annunciato ai microfoni Nadia – ed io sto puntando ai Campionati Europei di Antalya del prossimo dicembre. Fossi stata nella condizione che spero di raggiungere per quella manifestazione sicuramente sarei stata in grado di difendermi meglio. Abbiamo davanti una stagione lunghissima, che culminerà con i Mondiali in pista di Settembre (Tokyo) e penso di prepararmi con calma. Per ora ho in programma un cross, la prossima settimana, in Spagna ad Alcobendas poi vedremo. Per le indoor penso di scendere in pista solo per un 3.000, ma non ho ancora deciso”.
La prova maschile, ancora una volta, è stata presa d’assalto dagli atleti africani. Nel primo dei sei giri, Pietro Arese, primatista italiano di 1.500 e finalista ai Giochi Olimpici, è rimasto coraggiosamente nel gruppo dei migliori per poi perdere inesorabilmente terreno. Troppo lunga la distanza (km 10,2) per uno specialista dei 1.500. Onore a lui, già preselezionato per la staffetta dei Campionati Europei di cross.
Tripletta keniana con Kipruto, Alamisi a Kipsang ad occupare i primi tre posti. Primo degli italiani, undicesimo, lo specialista della maratona Neka Crippa, staccato di un minuto.
Risultati:
Uomini: 1. Matthew Kipruto (Ken) 27’26”, 2. Alamisi (Ken) 27’29”, 3. Kipsang (Ken) 27’45”, 4. Amanuense (Eritrea) 27’45”, 5. Wele (Tanzania) 27’50”, 6.Sime (Etiopia) 27’51”…11. Crippa 28’32”, 12. Alfieri 28’33”.
Donne: 1. Shimket (Etiopia) 18’35”, 2. Jebet (Ken) 18’48”, 3. Battocletti 18’49”, 4. Nimbona (Burundi)19’11”, 5. Cavalli 19’13”, 6. Gemetto 19’21”.