Paralimpiadi

Parigi 2024: argento per Martina Caironi nel lungo. La saltatrice azzurra atterra a 5,06 e vince il terzo argento consecutivo in altrettante edizioni

Foto di Fispes/Massimo Bertolini

Seconda medaglia di giornata per l’Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024, con Martina Caironi che conquista un scintillante argento nel salto in lungo T63.


Nonostante un inizio di gara complicato, l’azzurra fa una prova in rimonta e agguanta la terza piazza d’onore consecutiva in altrettante edizioni dei Giochi: “È stata una gara un po’ complicata perché non sono riuscita a spingere ed entrare bene in gara fin dal primo salto. È successo un po’ quello che non volevo succedesse, però ho saputo reagire quasi guidata da una forza della disperazione. Ho cercato di raccogliere le energie e di tenere perché in queste gare non puoi permetterti di lasciarti andare: ho già vissuto tante volte questa situazione e so che non puoi riprenderti tardi, devi essere lì in quel momento e trovare la performance. Quindi ho tirato fuori la grinta che ho e mi sono presa questa medaglia d’argento, anche se in realtà valgo molto più di 5 metri. Vedendo le difficoltà dei primi salti, si sono insinuati pensieri sul fatto che fosse destino che finisse così, ma poi la seconda parte di me, quella piena di carattere, ha detto che non era questo il modo di uscire di scena.” Analizzando la gara nell’insieme, la vicecampionessa paralimpica aggiunge: “Ad ogni modo i risultati mostrano che non sono l’unica ad avere avuto delle difficoltà, quindi non escludo che questa pista bagnata potesse essere buona per chi aveva due protesi visto il risultato di Vanessa Low ma meno per chi aveva una protesi sola. Per quanto riguarda me, è come se fossi entrata in gara al quarto salto, non c’è una spiegazione, è successo e basta. In ogni caso questa è una medaglia d’argento super importante perché ho sofferto tanto per gli infortuni di quest’anno, sono qui per un pelo e quindi la Paralimpiade me la voglio giocare molto bene. La difficoltà dell’anno c’è stata, ma ognuno ha le sue, questa è stata la mia e i tanti anni di carriera alle spalle mi stanno aiutando a tenere botta fino alla fine anche se non è facile, ma non mi sbilancio ancora perché mi mancano le prove sui 100m.”


La classifica finale vede comporsi lo stesso podio della Paralimpiade di Tokyo, con l’australiana Vanessa Low davanti a tutte grazie a un 5,45 che le vale il nuovo primato mondiale T61 e la svizzera Elena Kratter al terzo posto con 4,83.


Settimo posto in batteria per Giuliana Chiara Filippi che non le consente di entrare tra le finaliste dei 100 T64 ma la vede terminare la gara col sorriso grazie al tempo di 13.73, in una serie velocissima vinta dall’olandese Kimberly Alkemade con il nuovo record paralimpico. Soddisfatta della propria prova la giovane portacolori dell’Italia: “L'obiettivo era scendere sotto i 14 dopo l'infortunio, quindi sono molto contenta di esserci riuscita. Ho dato davvero tutto, non avrei potuto dare di più. Poi è vero che non ho centrato la finale, ma il livello era altissimo per cui posso essere soddisfatta. Sono entrata in pista con quella carica che mi è mancata nel lungo, ho guardato la corsia e mi sono detta che l'arrivo mi stava chiamando e dovevo raggiungere il più velocemente possibile. Per fare un bilancio, posso dire senza dubbio che questa Paralimpiade è stata bellissima, che mi porto via alcuni momenti tristi ma anche molti momenti stupendi trascorsi con la squadra che ci hanno fatti unire ancora di più come gruppo. Sono davvero contenta sia delle gare sia della trasferta nel suo insieme.”

Penultima giornata di gare domani allo Stade de France, con tanti azzurri in pista e pedana. In apertura di sessione Assunta Legnante 

andrà alla ricerca della seconda medaglia in quel di Parigi nel getto del peso F11-12 e Ndiaga Dieng sarà al via dei 1500 da bronzo in carica. Valentina Petrillo e Riccardo Bagaini andranno alla ricerca del passaggio di turno rispettivamente nei 200 T12 e nei 400 T47.


05/09/2024